La confessione, resa in punto di morte dall'autore Calvino cita quanto segue:
"[...] egli [Scalfari] si dimostrava sleale non appena le circostanze glielo permettevano. Mancava completamente di ironia. Contrariamente si rivelava spesso insicuro e impacciato nel esprimere idee che fossero realmente sue. Ricordo infatti, doveva essere il 1938, abbozzai l'idea di redigere un giornalino scolastico, erano gli anni del ginnasio, mi dimostravo già intellettualmente vivace ma poco propenso all'azione. Ricordo che ne parlai con lui, trovai un titolo: Res publica ma poi il progetto decadde e non se ne fece nulla.
Poi, all'inizio del '76 cercai di mettermi in contatto con lui ma rispondeva sempre Simonetta, che propensa alla menzogna qual'era, non si faceva scrupolo di negare la presenza del marito né l'evidente plagio. [...]
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sbobinatura: J.M. Albachoa
revisione: A. Guinoz Romeo
proprietà: Pro-Fondazione-Calvino, La Avana, Cuba
mi ha ricordato di un caso analogo: i padri pellegrini aka Pilgrins, rubarono agli indiani l'idea de "la pèsca miracolosa", trasformandola in "la pésca miracolosa". Shame on Scalfari, Shame on Pilgrins.
RispondiElimina(Shannon)
Il furto (intellettuale o materiale)si evidenza speso nella condotta specificamente detta PILGRIN_WAY. (vedi By a pillgrin way, Hitler A., Braunau 1933, IV edizione).
RispondiEliminaFonti documentate testimoniano:
NATIVO: "Io presta you mio grano. You coltiva e corn cresce per famiglia di te."
PILGRIN:"Col cazzo merdone! Now you go in a fucking riserva, your family too. GO! T'ho detto GO!"